Dal reggiseno slabbrato
cade un poco il seno.
Una punta di cellulite
scava le natiche tonde.
Ombre di piccoli vasi
ti fanno rete ai polpacci.
Il ventre acciambellato
attorno all’ombelico
è il cuscino eletto
dove vorrei affondare,
almeno lo contemplo
io l’uovo nel nido.
Io albero, ramo, fronda,
avvolto intorno al nido
sfido gli elementi,
intorno a te mi stringo,
a ogni colpo di vento
con te più mi confondo.
Milano 22 – 10 – 2003
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