Qui si vede Balotelli che sembra dare un calcio in testa a un avversario a terra, chissà se le cose stanno così o se stava cadendo e lo ha fatto senza vederlo.
Il problema mi sembra comunque ininfluente, gli esempi di atleti che ricorrono a tutto pur di raggiungere il risultato di arricchirsi sono innumerevoli, così tanto, che il fatto che uno di loro rifiuti di vendere una partita, automaticamente, lo promuove a star del calcio mondiale, ma non colpevolizziamo solo il calcio, anche quasi tutti gli altri sport sono colpiti da scandali di incontri truccati, doping, ecc. anche il tanto osannato rugby non è esente dalla sua dose.
Insomma lo sport sempre di più scuola di vita e di comportamento corretto? Ma chi vogliamo prendere in giro?
Finalmente finiranno, forse, le corse di cavalli, campo in cui l’unico incolpevole era il cavallo.
La scusa che per giocarsi dei soldi e avere quel po’ di adrenalina in circolo per qualche minuto, ci fosse bisogno dei cavalli, della loro eleganza, della liturgia che ne accompagna le corse e dei fantini (a fornire il lato diabolico, o santifico?) pare che non regga più e i finanziamenti dello stato, che fin’ora tenevano in piedi il baraccone pare non bastino più, a fronte delle decine di altri modi di scatenare l’adreanalina dei giocatori il TOTIP non incassa che le briciole.
Allora? Porteremo il lutto? Chissenefrega!
Forse le corse di cavalli erano la scusa per qualche giocatore di sentirsi un “nobile sportivo”, anche se magari era in sala corse, anziché un “tossico da video-poker” in tabaccheria.
Olimpiadi:
qui sul Corriere, Gianni Petrucci dice che Monti dovrebbe firmare per chiedere le Olimpiadi a Roma nel 2020, l’articolo è da leggere per intero, e anche alcuni dei commenti dei letori sono interessanti, mi sembra che tra il pubblico del Corriere cominci a svilupparsi un senso critico che mi stupisce piacevolmente.
Alcuni lettori fanno rilevare le motivazioni quasi mafiose per cui Monti dovrebbe chiedere le Olimpiadi: pare che nel CIO ci siano 5 italiani “in questo momento l’Italia, unica al mondo, ha 5 membri del Cio: Carraro, presidente della commissione del programma olimpico; Pescante, numero 2 del Cio; Cinquanta, presidente del Ghiaccio mondiale, che ha un’Olimpiade sua, quella invernale; Ricci Bitti, presidente del tennis mondiale; Manuela Di Centa, una delle atlete più popolari al mondo. Più Raffaele Pagnozzi, segretario dei Comitati olimpici europei.” Quindi la morale è se non ora quando?
Il fatto che una cosa sia possibile non la rende automaticamente auspicabile, i personaggi citati sono, in buona parte, sopravvissuti a tutti gli scandali della prima e della seconda repubblica, pur essendo stati almeno sfiorati da gran parte di essi, la gestione delle Olimpiadi Invernali in Piemonte non mi sembra sia stata un affare per le casse di Stato, Regione e Comuni coinvolti, parimenti anche altre olimpiadi estive si sono rivelate conomicamente un flop per molte nazioni negli ultimi decenni, hanno lasciato spesso grandi impianti da dismettere alle prossime generazioni, cioè debiti travestiti da strutture e infrastrutture inutili, insieme ai titoli di stato, emessi per pagarne le costruzione, da remunerare e rimborsare a scadenza.
In questo momento secondo Gianni Petrucci sarebbe un affare? Per chi oltre ai citati personaggi? Per cementifici e cave, per banche e costruttori, per discariche e mafie, questi di sicuro, ma gli altri?
Dice G. Petrucci che “Oggi il Cio premia le nazioni che investono di meno, più sobrie: noi spenderemmo 4 miliardi e 800 milioni che con i ritorni erariali andrebbero quasi a costo zero.”
Mi piacerebbe che portasse qualche esempio di grande evento che sia riuscito in Italia a concludersi senza un gran dispendio di danaro pubblico, di solito almeno il doppio di quanto preventivato, senza considerare i costi scaricati sulle prossime generazioni con le strutture da demolire e l’ambiente da ripristinare.
Ma Petrucci : “Vada a scopare il mare!”
Smettiamola di finanziare gare e competizioni, diamo spazi e occasioni ai bambini e ai ragazzi per fare sport per divertimento e socializzazione, basta premiare i risultati comunque ottenuti, premiamo il piacere di muoversi di fare sport e di giocare, non altro, smettiamola di allevare futuri dopati!
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